McDonald’s, nuova policy su antibiotici nella carne

L’uso di antibiotici nella carne? Non è certo una buona notizia per la nostra salute. Eppure, si tratta di una pratica estremamente comune, che ha lo scopo di ridurre le malattie e promuovere la crescita degli animali, ma che contribuisce alla resistenza microbica, che può rendere meno efficaci gli antibiotici che i nostri medici ci hanno prescritto in caso di malattia.

Ebbene, da McDonald’s arriva finalmente una novità positiva, considerato che la società ha appena annunciato che sta facendo grandi passi per ridurre l’uso di antibiotici importanti dal punto di vista medico da parte dei suoi fornitori di carne bovina.

Stando al piano, in primo luogo l’azienda inizierà a misurare quanto i 10 principali fornitori di carne bovina utilizzano antibiotici. Poi, nel 2020, verranno fissati nuovi standard che ridurranno l’uso di antibiotici importanti dal punto di vista medico nella propria carne bovina. Infine, entro il 2022, i fornitori dovranno riferire in merito ai progressi compiuti nel rispetto di tali norme.

In un post pubblicato sul blog dall’azienda, ad annuncio della nuova policy, viene indicato come la compagnia abbia “fatto un grande passo avanti che speriamo possa innescare un’analoga ondata di cambiamenti nell’industria della carne bovina”.

La catena di fast food ha peraltro già apportato cambiamenti positivi al suo menu da quando Steve Easterbrook è diventato il CEO dell’azienda, nel 2015. Per esempio, ora sta usando del vero burro al posto della margarina, e ha già rimosso il pollo carico di antibiotici dal proprio menu, e preferendo invece il solo uso di carne fresca invece di carne congelata.

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