Nascita prematura, cos’è e quali sono i sintomi

Il parto si intende prematuro quando un bambino nasce troppo presto, ovvero prima che siano state completate le prime 37 settimane di gravidanza. Nei principali Paesi occidentali, fortunatamente, i tassi di natalità pretermine sono diminuiti costantemente negli ultimi anni, con diverse statistiche correlate che indicano che questo calo è dovuto, in parte, alla diminuzione del numero di nascite da parte di genitori adolescenti e di giovani madri. Tuttavia, il tasso di natalità pretermine in molte aree, anche in Italia, è aumentato nei periodi più recenti, e non tutti hanno la giusta informazione in tal merito, così come i rischi che sono correlati a questa condizione.

Ricordiamo infatti che un bambino in via di sviluppo attraversa una crescita importante durante la gravidanza, e anche negli ultimi mesi e nelle ultime settimane di questo percorso. Ad esempio, il cervello, i polmoni e il fegato, hanno bisogno delle ultime settimane di gravidanza per svilupparsi completamente. Ne deriva che i neonati nati troppo presto (e soprattutto quelli che nascono prima delle 32 settimane) potrebbero andare incontro a gravi problemi di salute, e hanno tassi di mortalità e di invalidità più elevati. Tra i principali pregiudizi di salute, nei bambini che sopravvivono, rileviamo problemi respiratori, difficoltà di alimentazione, paralisi cerebrale, ritardo nello sviluppo, problemi alla vista, problemi di udito.

Ma quali sono i segnali d’allarme del travaglio pretermine? Nella maggior parte dei casi, il travaglio pretermine (ovvero un travaglio che avviene troppo presto, prima che siano trascorse 37 settimane di gravidanza) inizia inaspettatamente e la causa è sconosciuta. Come il travaglio regolare, i segni di lavoro precoce sono legate alla presenza di contrazioni (l’addome viene stretto come un pugno) ogni 10 minuti o più spesso, cambiamento delle perdite vaginali (aumento significativo della quantità di secrezioni o perdite di liquido o emorragie vaginali), pressione pelvica: la sensazione che il bambino stia spingendo verso il basso, mal di schiena nella parte bassa, crampi che compaiono come se ci si trovasse in un periodo mestruale, crampi addominali con o senza diarrea.

Ma cosa bisogna fare se si pensa di avere un travaglio pretermine? Se si pensa di avere un travaglio pretermine, è importante vedere subito un fornitore di assistenza sanitaria, recandosi al pronto soccorso o domandando l’invio a domicilio di personale medico specialistico. Solamente in questo modo potrete godere di tutta l’assistenza che si rende necessaria in questa delicata situazione, da monitorare con l’ausilio di esperti.

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