Derattizzazione: procedure e precauzioni

rat-1979242_960_720Cosa possiamo fare se nella nostra azienda riscontriamo la presenza di topi o ratti? Al primo segnale della presenza di roditori dannosi, bisogna agire in modo immediato. I topi hanno una prolificità elevatissima e basta una sola femmina gravida per trovarsi in poche settimane decine di topolini in giro per il nostro stabilimento. Come si può immaginare, i metodi tradizionali, come le trappole, o spargere veleno ovunque, hanno ben poca efficacia. Le trappole possono catturare singoli esemplari, ma avere un impatto nullo sui numeri complessivi del branco. Quanto allo spargere veleno, non serve praticamente a nulla: i topi non hanno motivo di leccare o mangiare la polvere di veleno che abbiamo sparso. Quanto allo spargimento di esche avvelenate, si corre il rischio che vengano mangiate dai nostri cani o gatti domestici, che finirebbero così per esserne le uniche vittime.

Il fai da te, ripetiamo, è inefficace e pericoloso, inoltre più tempo perdiamo prima di affrontare in modo efficace il problema, e più il problema peggiorerà, perché i topi ed i ratti continueranno a moltiplicarsi. Ai primi avvistamenti, anche di singoli roditori, è quindi caldamente consigliato di rivolgersi a società specializzate in trattamenti di derattizzazione. Una società specializzata studierà il problema, a partire dalla mappatura della nostra sede aziendale, e dai possibili punti di entrata e rifugio dei roditori, e preparerà un vero e proprio piano d’azione. Così come nella nostra azienda abbiamo una pianificazione per tutte le attività, dalla produzione alle vendite, dalla qualità al marketing, è necessario che anche, e soprattutto l’eliminazione di una minaccia così pericolosa, abbia un piano dettagliato, un controllo dei risultati, una verifica degli obiettivi, e un sistema di monitoraggio continuo.

Una strategia efficace di derattizzazione, contestualmente alla mappatura dei locali aziendali, consta dell’individuazione del tipo di topo, o di ratto, con cui abbiamo a che fare. Ciascuna razza di topi e di ratti ha caratteristiche ed abitudini diverse, in merito ai cibi che preferisce o ai tipi di luoghi in cui preferisce rifugiarsi. Va quindi preparato un piano di intervento che consterà sia di trappole a cattura, sia di distributori di esche avvelenate. I distributori di esche avvelenate sono fatti in modo che il nostro gatto o il nostro cane non possano mangiarle accidentalmente. L’azione del veleno è inoltre ritardata: il branco non deve collegare l’ingestione dell’esca alla morte immediata, o smetterà di andare nel distributore a mangiarle, rendendo a questo punto del tutto inutile questo metodo di contrasto. Solo in questo modo potremo abbattere con decisione il numero di roditori infestanti, e portare a termine con successo la battaglia.

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