Monte dei Paschi di Siena, divenuto tristemente il simbolo delle difficoltà del settore bancario italiano nel corso degli ultimi anni, rischia seriamente l’esclusione dall’indice FTSE MIB, l’indice più rappresentativo di Piazza Affari. A ricordarlo è Russell, che ha segnalato che se Monte dei Paschi di Siena sarà riammessa alle negoziazioni entro il 28 febbraio 2017, l’azione non rischierebbe gravi ripercussioni, considerato che verrebbe infatti inclusa nel processo di selezione del paniere della revisione trimestrale di marzo 2017: ricordiamo infatti che le azioni che compongono il paniere dell’indice, e la loro ponderazione sul totale, vengono aggiornati su base trimestrale, e pubblicati poi sul sito internet della Borsa e della holding capogruppo.
Se tuttavia l’azione non riuscirà ad essere ammessa alle negoziazioni entro tale termine temporale, la stessa azione sarà rimossa dalla revisione trimestrale di marzo 2017.
Peraltro, la notizia della possibile esclusione dell’istituto di credito toscano dall’indice di rappresentazione più noto della Borsa italiana non è giunta certamente inattesa e solitaria nel novero delle cattive notizie del comparto. Di fatti, non sono certamente positivi gli ultimi update che si riferiscono al trend assunto dalle sofferenze iscritte nei bilanci degli istituti di credito nazionali. Secondo quanto ha affermato qualche giorno fa l’Associazione Bancaria Italiana, infatti, gli istituti di credito italiani avrebbero chiuso il 2016 con quasi 87 miliardi di euro di sofferenze nette, e con l’ultimo mese dell’anno in grado di ribadire un incremento rispetto al precedente mese di novembre. Insomma, una notizia che non potrà che accendere ulteriori riflettori sulle condizioni del sistema bancario italiano in un 2017 che si preannuncia molto difficile da gestire.