Se evitate il sole, soffrite di allergie al latte o aderiste con passione a una dieta vegana, potreste essere a rischio di carenza di vitamina D. Conosciuta come la “vitamina del sole”, la vitamina D è prodotta dal corpo proprio in risposta alla pelle esposta alla luce solare, ma si trova anche in alcuni alimenti come pesci, oli di fegato di pesce e tuorli d’uovo, e in prodotti a base di latte e cereali.
La vitamina D è essenziale per rafforzare le ossa, perché aiuta il corpo a integrare il calcio alla propria dieta. Tradizionalmente, la carenza di vitamina D è stata associata al rachitismo, una malattia in cui il tessuto osseo non mineralizza adeguatamente, portando a ossa molli e deformità scheletriche. Ma sempre di più, la ricerca sta rivelando l’importanza della vitamina D nella protezione contro una serie di problemi di salute piuttosto vari e a volte insospettabili.
Ma come riconoscere una carenza di vitamina D? I sintomi possono essere eterogenei, ma spesso contraddistinti da dolore osseo e debolezza muscolare, che possono ben significare che soffrite proprio di una carenza di vitamina D. Tuttavia, per molte persone, i sintomi sono quasi impercettibili: si tratta di una situazione da non sottovalutare, poiché troppo poca vitamina D può comportare rischi per la salute.
Studi medici stanno dimostrando che bassi livelli ematici di vitamina possono essere associati a un aumento del rischio di morte per malattie cardiovascolari, compromissione cognitiva negli anziani, grave asma nei bambini, cancro.
La ricerca suggerisce inoltre che la vitamina D potrebbe svolgere un ruolo nella prevenzione e nel trattamento di una serie di condizioni diverse, tra cui diabete di tipo 1 e tipo 2, ipertensione, intolleranza al glucosio e sclerosi multipla.