Vi siete mai domandati che cosa rende una sostanza collosa e in grado di aderire a qualcos’altro? Ebbene, potreste essere sorpresi nel sentire che non esiste una risposta semplice e univoca a questa domanda, ma in fondo tutto ciò non è così sorprendente: basta considerare quanti tipi diversi di colla ci sono e quanti sono i modi diversi in possiamo usarle. Per ogni diversa colla e ogni diversa superficie su cui la utilizziamo, infatti, entrano in gioco diversi fattori che possono permettere alle due superfici di tenersi incollati.
Uno dei principali fattori è chiamato adsorbimento. Quando si incolla l’adesivo, la superficie su cui lo si applica si bagna, attivando forze elettrostatiche tra le molecole della colla e le molecole della superficie, e in grado di tenere insieme le due cose. Affinché gli adesivi funzionino bene, devono distribuirsi in modo tale da bagnare molto bene le superfici. Non c’è alcun legame chimico tra la colla e la superficie a cui aderisce, solo un numero enorme di piccole forze attrattive. Le molecole di colla aderiscono alle molecole di superficie come milioni di magneti microscopici.
In alcuni casi, gli adesivi possono creare legami chimici molto più forti con i materiali che toccano. Ad esempio, se si utilizzano certe colle su determinate materie plastiche, la colla e la plastica si fondono per formare un legame chimico molto forte, formando effettivamente un nuovo composto chimico all’unione. Questo processo è chiamato chemisorbimento.
Assorbimento e chemisorbimento sono collegamenti chimici tra la colla e la superficie, ma non sono gli unici. Pensate ai legami fisici (meccanici) con la superficie a cui si attaccano (supponendo ad esempio che la superficie sia porosa e che la colla penetri in quei buchi, afferrandoli come le dita di uno scalatore che afferrano buchi in una parete rocciosa – la c.d. teoria meccanica degli adesivi).