Lo spogliarello ammiccante, ironico, furbesco o ingenuo/rilassato rappresenta da sempre una costruzione scenica d’effetto per la presentazione dei prodotti, una delle canzoni delle pubblicità rimasta impressa e che si canticchia nell’imitare uno spogliarello You can Leave Your Hat di Joe Cocker.
Lo spot è del 2004 e la canzone è famosa perché è colonna sonora del film 9 Settimane 1/2 del 1985. Il brano è compreso nelle due compilation Joe Cocker del 1969 e del 1972 e ha rappresentato la canzone simbolo del ritorno del rockettaro che aveva interrotto per un periodo la sua carriera, la canzone è stata scritta da Randy Newman.
Come canzone della pubblicità, You can Leave Your Hat ha accompagnato lo spot di Kellogg’s Minibar: nella ricerca di uno snack una coppia dentro al bungalow su una spiaggia iniziano un gioco ironico attorno all’apertura della confezione. Lo spogliarello nella pubblicità alimentare viene sempre associato a situazioni estive al mare o in piscina.
I gelati Motta e Algida hanno giocato spesso sul tema dello spogliarello di conquista che finisce sempre male per i ragazzi che tentano un approccio per così dire romantico. Hey Romeo di Ben Vaughn racconta uno di questi spogliarelli non proprio fortunati, la canzone della pubblicità citata accompagna lo spot del 2005, un ragazzo con il gelato in mano non legge bene un cartello con scritto Nudisti e corre verso due ragazze che stanno uscendo dal mare, una ragazza riprende il telo che aveva posato sul cartello di segnalazione e si scopre la scritta “no nudisti”. Questo spot è durato per ben un anno per il successo che ha avuto e nell’anno successivo è stata riproposta la stessa canzone della pubblicità Maxibon, Hey Romeo per un’altra scena questa tragicomica e questa volta senza spogliarelli accidentali.
Durante tutti gli anni Novanta la principale sigla della pubblicità MaxiBon è stata PATA PATA di Miriam Makeba e tratteremo questa artista nei prossimi articoli.