Stando a quanto comunicano le più recenti statistiche in tale ambito, la produttività degli Stati Uniti nel corso del terzo trimestre è cresciuta del 3% t/t annualizzato, risultando così in netta accelerazione rispetto al trend debole che aveva contraddistinto quasi l’intero ultimo decennio, intorno all’1%. Su base tendenziale, la produttività è in rialzo di 1,5% su base annua.
In un’analisi più estesa dal punto di vista temporale, nei trimestri più recenti, insieme all’accelerazione della crescita del PIL (in media al 3% t/t annualizzato nel 2° e nel 3° trimestre) si è registrato un rallentamento della dinamica occupazionale, sempre solida, ma inferiore ai ritmi degli ultimi anni.
Tornando alla produttività, nel corso del terzo trimestre oggetto di esame e di indagine, l’output è cresciuto di 2,9% t/t annualizzato, e le ore lavorate di 1,4% t/t annualizzato. Il risultato è un aumento della crescita della produttività, rispetto a 1,5% t/t annualizzato del 2° trimestre, particolarmente rilevante perché rafforza l’aspettativa di una ripresa della dinamica salariale, peraltro già emersa nei dati dei salari orari di agosto e settembre. Il costo del lavoro per unità di prodotto rimane molto moderato, +0,5% t/t annualizzato nel 3° trimestre.
Gli analisti sono tiepidamente positivi e ottimisti sul fatto che la produttività a stelle e strisce possa proseguire anche nel corso della parte finale dell’anno, contribuendo così a permettere al 2017 di chiudersi in maniera più dinamica rispetto a quanto non fosse stata contraddistinta la prima dell’esercizio.
L’appuntamento con le osservazioni è dunque alle prossime settimane e, soprattutto, alla prima parte del 2018, quando si saprà in che modo è andato in archivio il quarto trimestre dell’anno e, complessivamente, l’intero esercizio datato 2017.