Grazie alle condizioni creditizie molto favorevoli (da diverso tempo i tassi di interesse di riferimento sono oramai ai minimi storici), sta proseguendo anche in queste settimane la ripresa dei finanziamenti alle famiglie per supportare le operazioni di acquisto di abitazioni.
In particolare, si noti come per merito dei già ricordati tassi di interesse ai minimi storici, oltre la metà delle erogazioni dei finanziamenti per il supporto di acquisto abitazioni avviene a tasso di interesse fisso: viene in tal modo evidentemente premiata la volontà delle famiglie italiane di voler congelare l’importo delle rate e – pertanto – le condizioni di onerosità complessiva del debito immobiliare, proteggendosi dinanzi ai futuri rialzi dei tassi di mercato.
Ancora, dalle recenti statistiche emerge come anche nel secondo trimestre 2016, la notevole dinamica dei flussi di mutui residenziali ha dato ulteriore slancio alla ripresa degli stock, col complesso dei prestiti alle famiglie arrivato a segnare una crescita dell’1,5 per cento su base annua, con un trend che non si vedeva da quattro anni. Una parte dell’operatività resta determinata da rinegoziazioni di prestiti esistenti, ma l’incidenza di queste operazioni sul totale delle erogazioni sembra essersi stabilizzata, andando pertanto a far sembrare definitivamente la tendenza all’incremento di surroghe e sostituzioni, in voga fino a pochi trimestri fa.
Nel 1° trimestre 2016, di fatti, i nuovi contratti sono aumentati del 45 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre le rinegoziazioni sono rimaste pari al 23 per cento circa del totale delle erogazioni, una percentuale in linea con i tre trimestri precedenti.