FCA ha recentemente diramato i suoi risultati trimestrali, relativi al terzo periodo dell’anno, fornendo alcune interessanti indicazioni sul fine anno. In particolare, dal dossier che è stato diramato agli stakeholders emerge come Fiat Chrysler abbia migliorato i margini nel terzo trimestre e i target operativi sull’anno, ma abbia comunque confermato gli obiettivi sul debito.
Sempre nello stesso comunicato, inoltre, FCA ha ribadito i target su ricavi (oltre 112 miliardi di euro) e debito netto industriale (inferiore a 5 miliardi di euro), ma ritocca EBIT rettificato a più di 5,8 miliardi di euro, da oltre 5,5 miliardi di euro, e l’utile netto rettificato a oltre 2,3 miliardi di euro da oltre 2 miliardi di euro.
Ulteriormente, emerge come FCA abbia chiuso il terzo trimestre con un EBIT rettificato a 1,5 miliardi di euro, in rialzo del 29 per cento anno su anno. L’EBIT rettificato esclude oneri netti per 149 milioni di euro nell’area Nafta (totale 157 milioni di euro) legati alla stima dei costi per richiami di auto difettose per i quali è in corso una procedura con un fornitore di componenti. L’utile netto è pari a 606 milioni di euro. Il debito netto industriale al 30 settembre è salito a 6,5 miliardi di euro da 5,5 miliardi di euro di fine giugno.
Si tratta complessivamente di dati che gli stakeholders ben potranno ritenere incoraggianti, e che sembrano essere in grado di porre FCA sulla giusta strada per poter chiudere un esercizio positivo, in attesa di comprendere in che modo si evolverà il 2017 nei confronti di un mercato auto europeo che crescerà ma, presumibilmente, a ritmi inferiori.