La rottura del tendine d’Achille non è un evento molto raro, anche in individui sani e attivi. La rottura è tipicamente spontanea, e più comunemente viene osservata su individui tra i 24-45 anni di età. La maggior parte di essi non ha avuto precedenti di dolori o precedenti lesioni al tendine e, nella maggior parte dei casi, va incontro a una rottura del tendine circa 2-6 cm sopra l’inserimento del tendine nell’osso del tallone.
I fattori di rischio per la rottura del tendine d’Achille includono un cattivo condizionamento di tale parte della gamba, l’uso di farmaci corticosteroidi, antibiotici fluorochinolonici e uno sforzo eccessivo. Una precedente rottura del tendine d’Achille aumenta naturalmente il rischio per una nuova rottura, sia dal lato che è stato inizialmente traumatizzato, sia dall’altro lato non colpito.
Più comunemente, il tendine d’Achille si rompe quando c’è un improvviso, forte movimento del piede verso il basso contro la resistenza, come quando un individuo spinge il piede con grande forza per saltare. Questo accade spesso in sport come la pallacanestro, il tennis o il calcio.
I sintomi di una rottura includono un dolore acuto nella parte posteriore del tallone e l’incapacità di plantare il piede. La persona coinvolta da tale infortunio può ricordare di sentire uno “scatto” quando si verifica la rottura. Poiché c’è uno squilibrio tra i muscoli che spingono le dita dei piedi verso il basso e quelli che le tirano verso l’alto, camminare diventa difficile.
A volte il tendine non si rompe completamente ma si strappa solo parzialmente. I sintomi sono gli stessi di una rottura completa, anche perché una lacerazione parziale può pur sempre progredire fino alla rottura completa.
Fortunatamente, ci sono altre cause di dolore nella parte posteriore del tallone rispetto alla rottura del tendine d’Achille. Ciò può essere dovuto a borsite retrocalcaneale o la paratenonite. Concludiamo ricordando che la rottura del tendine d’Achille tende a verificarsi nelle persone atletiche tra i 30 e i 50 anni e soprattutto negli uomini. Potrebbe esserci anche una ragione anatomica: i tendini d’Achille nelle donne sono più piccoli e più sottili e potrebbe non esserci abbastanza forza generata per causare la rottura.