Cambio al vertice per il gigante farmaceutico svizzero Novartis, che ha scelto di sostituire il proprio timoniere, ma non la nazionalità dello stesso (statunitense). Il chief executive officer Joseph Jimenez ha infatti annunciato che lascerà la propria carica alla fine del prossimo mese di gennaio 2018, e a succedergli sarà Vasant Narasimhan, che è attualmente a capo dello sviluppo dei farmaci all’interno dello stesso gruppo elvetico: una sostituzione interna, che non dovrebbe determinare passaggi bruschi di competenze.
Joseph Jimenez, di 58 anni di età, ha fatto il suo ingresso in Novartis nel 2007 ed è diventato chief executive officer nel 2010, al posto dello svizzero Daniel Vasella, che a sua volta aveva lungamente guidato il gruppo. Non è ovviamente questa la prima esperienza di livello di Jimenez, che prima di entrare nel settore della farmaceutica, aveva compiuto diverse esperienze nel comparto dei beni di consumo. Jimenez ha poi lavorato al ricentramento delle attività di Novartis intorno ai pilastri delle specialità farmaceutiche e dei farmaci generici. Narasimhan, 41 anni, è invece un medico ed è nel gruppo Novartis dal 2005. Prima di entrare nel gruppo farmaceutico elvetico, ha ricoperto ruoli per McKinsey & Company.
Anche in virtù di tale cambio interno, sembra che l’annuncio dell’uscita di Joseph Jimenez (peraltro, nell’aria da qualche mese) non abbia provocato nessuna scossa in Borsa sul Novartis, con l’azione (quotata alla Borsa di Zurigo) che ha chiuso la seduta a 80,05 franchi, in ribasso di circa un punto percentuale in una giornata in cui l’indice rappresentativo di Borsa perdeva lo 0,86 per cento.
Il presidente del consiglio di amministrazione di Novartis, Jörg Reinhardt, ha voluto rassicurare gli stakeholders sul fatto che il cambiamento al vertice del gruppo non avrà nessun effetto sul mantenimento della strategia societaria precedentemente condivisa con gli investitori.