Non solo famiglie e imprese: nel vortice dei finanziamenti, ora, ci sono finiti anche i pensionati. Gli ultimi dati ci dicono infatti che sono sempre più gli ultrasessantenni che richiedono prestiti personali per far fronte a diversi tipi di esigenze, siano esse legate alla ristrutturazione della casa, all’acquisto di un’auto usata, o magari al sostenimento di spese mediche.
Nell’arco di due anni, forme di prestito pensionati sono salite dal 6.5 al 9% del totale descrivendo uno scenario nell’ambito del quale il bisogno di liquidità inizia a farsi sentire anche nel mondo degli over 60. La stessa ricerca indica in una quota di circa 10.500€ l’ammontare medio dei prestiti richiesti, che se è vero non possa dirsi una somma esorbitante è anche vero che non la si possa certo ritenere una cifra così esigua.
Il prestito pensionati viene richiesto per far fronte a quelle piccole necessità che possono venir fuori nel corso della vita quotidiana. Nulla di eccezionale, ma semplici spese extra che non si è in grado di coprire con l’aiuto della sola pensione, sebbene la gran parte delle domande di liquidità effettuate in tal senso vengano per lo più avanzate col fine ultimo di aiutare figli e nipoti ormai tagliati fuori dal mondo dal lavoro e per altro esclusi dalle linee di credito. Non è una mica novità che i pensionati si siano trasformati nel vero Welfare di questo Paese, intervenendo laddove previdenza e assicurazioni sociali non sono in grado di arrivare!
Interessante è anche notare la distribuzione geografica del fenomeno, nell’ambito della quale viene fuori che i prestiti pensionati vanno forte in Sicilia (13,1% dei prestiti richiesti), in Campania (12,2%) e in Calabria (11,3%). Nel vasto mondo dei prestiti pensionati, il finanziamento tipo oscilla su una cifra vicina ai 10.500€ e viene per lo più ammortizzato a fronte di 67 rate mensili (un arco di tempo pari a cinque anni e mezzo) per un ammontare di 200€ circa l’una.