E’ una delle possibilità più apprezzate in Italia: lo street food è una realtà ben evidente, e molto apprezzata. Secondo una ricerca condotta da Gambero Rosso, infatti, il 45% degli intervistati preferisce il cibo da passeggio italiano, rispetto a quello tradizionale. Ma cosa troviamo nelle varie regioni e, soprattutto, sono tutti a norma?
Ogni regione ha il suo piatto tipico: a Napoli, ad esempio, c’è la pizza, in Romagna invece la Piadina. E che dire degli arancini siciliani, oppure del pane e wurstel in Alto Adige? Le alternative sono davvero numerose, ma la condizioni igieniche non devono mai venire meno. Ecco come riconoscere un chiosco “a norma”.
Innanzitutto, controllate che non sia localizzato nei pressi di aree poco pulite, oppure molto trafficate. Non solo: in caso di dubbi, chiedete informazioni ai residenti della zona. Molto spesso, i chioschi più famosi hanno una lunga tradizione, e sono riconosciuti e molto apprezzati.
Quando vi avvicinate, controllate che i cibi siano isolati da eventuali contaminazioni esterne: non vi devono essere insetti, e gli alimenti devono essere tenuti lontani da eventuali fonti di calore. Non solo: i formaggi e i salumi, ad esempio, devono essere ritirati negli appositi banconi, e tenuti lontano da fonti di calore.
Anche gli “attrezzi del mestiere” devono essere ben curati: la friggitrice, ad esempio, non deve essere unta, e il bancone sempre pulito. Infine, un occhio di riguardo va dato anche a chi ti porge il cibo: le sue mani dovrebbero essere protette da guanti alimentari, al fine di evitare contaminazioni.
Ora che avete un’idea più precisa di come deve essere fatto lo street food, non vi resta che cercare il vostro chiosco preferito, acquistare del cibo da passeggio…e godervelo!