Si avvicina il taglio dell’Ires, l’imposta sui redditi d’esercizio. La riduzione dell’imposta è infatti prevista dal prossimo 1 gennaio 2017, come stabilito dall’ultima manovra approvata in Parlamento. La riduzione sarà abbastanza corposa: un passo indietro dall’attuale 27,5 per cento al prossimo 24 per cento, da sperimentarsi positivamente tra poco più di sei mesi.
A ricordare che tale manovra è, naturalmente, già certa, negli scorsi giorni è stato lo stesso ministro dell’economia Pier Carlo Padoam Padoan. I commi della legge di stabilità che ha ottenuto il sì delle Camere nel dicembre scorso, stabiliscono infatti senza alcuna possibilità di equivoco il taglio dell’imposta pagata sul reddito delle imprese di 3,5 punti percentuali.
Il taglio è già stato inglobato nei saldi di finanza pubblica che per le attività produttive vale oltre 3 miliardi di euro di riduzione del carico fiscale.
Dunque, almeno per quanto concerne i redditi prodotti dalle imprese, il 2017 dovrebbe portare in dote una novità positiva: il risparmio di una significativa quota di imposte sul reddito d’esercizio, che dovrebbe alleviare le sofferenze delle attività produttive, da tempo falcidiate dalle conseguenze della lunga crisi economico finanziaria che ha condotto molte aziende a chiudere i battenti, e ancor di più a rivedere i prossimi piani per il futuro.
Non ci resta ora che attendere l’entrata in vigore della novità, sperando che possa essere accompagnata da altri provvedimenti in favore delle imprese e delle persone fisiche, per poter supportare la necessità di una ripresa dell’economia locale dopo anni di dure ristrettezze e sacrifici.