La prima settimana del nuovo anno si è chiusa con un andamento piuttosto divergente tra i titoli obbligazionari appartenenti alla classe degli investment grade e quelli high yield. In particolar modo, nella prima settimana di negoziazione le obbligazioni speculative (+0,4 per cento) sono riuscite a trovare un valido supporto nella dinamica favorevole dei listini azionari, mentre i bond investment grade (-0,35 per cento / -0,4 per cento) sono stati penalizzati dal rialzo dei tassi core. Attività sostenuta sul mercato primario, con gennaio che strutturalmente è un mese caratterizzato da un’offerta molto abbondante.
A partire dall’inizio dell’autunno il mercato del credito, sia in euro che in dollari, ha visto un paradigma quasi fisso, caratterizzato da titoli Investment Grade (IG) penalizzati dal riprezzamento in atto sui tassi, e da bond High Yield (HY) supportati da un clima generale di propensione al rischio. Tale dinamica si è riproposta anche nei primi giorni del nuovo anno, con i bond HY in euro che hanno sovraperformato le obbligazioni a migliore qualità creditizia. Con riferimento alle obbligazioni speculative, l’inattesa resilienza mostrata dai mercati a tutti gli shock degli ultimi mesi del 2016, unita all’espansione della rete protettiva della BCE almeno fino a dicembre 2017 e a preoccupazioni limitate sul fronte della qualità del credito, hanno permesso una revisione più positiva della view da parte dei principali analisti.
Naturalmente, non vi sono certezze che un simile atteggiamento possa poi proseguire ancora a lungo, anzi. Le prossime settimane saranno molto importanti per poter ritoccare il quadro evolutivo delle obbligazioni corporate, e le sorprese negative in questo settore potrebbero non mancare…