Stando a quanto affermano le ultime rilevazioni compiute dall’Istituto nazionale di statistica, la fiducia dei consumatori in Italia ha subito un’inversione di tendenza piuttosto inaspettata. Di fatti, dopo essere aumentata nel corso del mese di dicembre, la fiducia dei consumatori tricolori è tornata a calare nel corso del mese di gennaio, a 115,5 punti, contro il valore di 116,5 punti del mese precedente, che a sua volta rappresentava un massimo livello da gennaio 2016 a questa parte.
Analizzando nel dettaglio il dossier statistico fornito dall’Istat si scopre come il peggioramento sia stato determinato dal clima economico nazionale e dalle aspettative per il futuro, mentre di contro sia la condizione personale degli intervistati sia la situazione corrente delle famiglie hanno fatto segnare un ulteriore miglioramento, per un livello che è pari ai massimi da due anni a questa parte.
Sempre secondo quanto affermano le statistiche formulate e diffuse dall’Istat, le preoccupazioni delle famiglie italiane sul tema della disoccupazione sono tornate a salire dopo il calo del mese precedente. Migliorano i giudizi dei bilanci famigliari e delle opportunità sia correnti che attese di risparmio.
Infine, si evidenzia come sia cresciuta in modo rilevante, tornando in territorio positivo, l’inflazione sia percepita che attesa dalle famiglie, con dei valori che ora sono pari rispettivamente da -11 punti a +2 punti e da -15 punti a +22 punti, ai massimi rispettivamente dal mese di luglio 2014 e di ottobre 2013. Insomma, alla luce degli elementi statistici che così sono stati condivisi, sembra evidente, ancora una volta, come possa esserci una seria correlazione negativa tra inflazione e fiducia dei consumatori.