Gli acufeni sono disturbi provenienti dal condotto uditivo. La persona che ne soffre avverte dei rumori “interni” che altri soggetti non riescono ad avvertire.
L’intensità e la durata di questo disturbo non possono essere determinati, e possono essere curati solo dopo un’attenta diagnosi del medico.
Purtroppo, quest’ultima è difficile da effettuare proprio perchè gli acufeni possono essere il sintomo di varie forme di malattia. A questo proposito, molto dottori e studiosi sono concordi nel voler dire che l’acufene non è una malattia vera e proprio, ma solo il sintomo di un’affezione che si sta manifestando nel paziente.
Proprio per questo motivo è importante effettuare una diagnosi corretta ed efficace.
Gli acufeni si dividono in oggettivi e soggettivi. Il primo tipo è quello di raro, ma più facile da risolvere ed eliminare in quanto si tratta di un problema che arriva all’interno del corpo: il soggetto che ne soffre può avere malesseri causati da anomalie vascolari, o da problemi legati all’attività cardiaca.
L’acufene di tipo soggettivo, invece, è quello più frequente ma più difficile da individuare in quanto è connesso ai tre stadi dell’orecchio: se il soggetto inizia a sentire poco e male con grande probabilità l’acufene è situato nell’orecchio esterno. In questo caso sarà sufficiente una pulizia accurata dell’orecchio. Se, invece, il medico individuerà l’acufene nell’orecchio medio è probabile che il soggetto possa soffrire di otiti catarrali o da stenosi tubarica. Anche in questo caso sarà sufficiente una pulizia approfondita dell’orecchio per eliminare qualsiasi traccia di acufene.
Purtroppo, la situazione diventa più delicata quando la persona soffre di acufeni situati nell’orecchio interno: la loro presenza, per altro molto frequente, è dettata da possibili traumi cranici esterni che si ripercuotono internamente al condotto uditivo.
In quest’ultimo caso, purtroppo, una terapia mirata è difficile da definire e il medico prova a migliorare la situazione utilizzando i pochi mezzi che ha a disposizione. In quest’ultimo caso, però, è importante che il soggetto segua attentamente le istruzioni del suo dottore.