Durante gli anni ’90 l’Italia intera ha conosciuto l’esplosione dell’amianto: dall’edilizia fino all’industria e ai trasporti, questo materiale che si è poi rivelato cancerogeno è stato utilizzato praticamente ovunque. Sono oltre 3000 i prodotti che a fine anni ’90 erano rivestiti in amianto e ancora oggi, a dire la verità, sembra che questo materiale tanto dannoso non voglia affatto saperne di uscire definitivamente di scena: d’altro canto ognuno di noi ha sicuramente avuto modo di vedere servizi giornalistici e reportage di vario genere che denunciano la presenza – ancora massiccia – di amianto nelle nostre città.
Anche il Nord Est è interessato da questa condizione, tanto è vero che ditte che si occupano di bonifica amianto padova sono una realtà di riferimento per tutti quei cittadini o quelle aziende che desiderano liberarsi dall’ingombrante presenza di amianto. Da quando è stata accertata la sua pericolosità si è fatto in modo che non venissero più prodotti e commercializzati materiali di questo tipo, ma si è altresì lavorato per far sì che delle ditte specializzate potessero smaltire aree ancora contaminate.
Ad avvalorare questo processo di risanamento del territorio vi sono anche degli stanziamenti regionali che, nel caso del Veneto, hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 500 mila euro. Questo fondo ha permesso di attivare interventi di bonifica in ben 33 comuni veneti con una priorità naturalmente riservata alle scuole e agli altri edifici pubblici nei quali normalmente si concentra un’ampia presenza di persone (e di ragazzini nel caso più specifico degli istituti scolastici).
Insomma, interventi di bonifica dell’amianto sono estremamente importanti per fare in modo che questo materiale possa dirsi definitivamente debellato. Anche e soprattutto perchè sono passati ormai diversi anni da quando l’amianto è stato dichiarato pericoloso per la salute umana: quanto ancora dovremo aspettare per far sì di non ritrovarlo più neanche in ogni angolo del Belpaese?