Come utilizzare al meglio il Money Management

money managementIl mercato del Forex è molto variegato e complesso, di conseguenza occorre avere particolare prudenza nei confronti del “money management“: si tratta di un termine assai conosciuto nell’ambiente finanziario poiché descrive quella che in termini pratici siamo soliti ribattezzare come “gestione del rischio“. Del resto non possiamo pensare di operare efficacemente in questo settore se non abbiamo a cuore una gestione efficiente del nostro patrimonio, oltre che un approccio che faccia fede ad una buona tecnica e ad una psicologia equilibrata‏.

Tutto ciò che riguarda la gestione del capitale è in fin dei conti money management: dalla formazione del portafoglio iniziale fino alla sua diversificazione, dalla scelta della tipologia di investimento alla decisione del suo ammontare, ogni movimento che implica la presa in esame del capitale rientra nella fattispecie di questo discorso.

Le basi del money management

Per ottimizzare la gestione del capitale a propria disposizione ci sono alcune considerazioni di cui tenere conto, ed è per questo motivo che riteniamo fondamentale riproporle una ad una.

  • Prefissiamoci l’obiettivo non di guadagnare ed accrescere le somme sotto il nostro controllo, privilegiando invece l’unico vero grande scopo che è quello della salvaguardia del capitale.
  • Non operiamo in maniera impulsiva affidandoci al caso convinti che “prima o poi ne azzeccherò una“, ma valutiamo bene quale investimento fare accertandoci che questa scelta sia la conseguenza di una strategia definita preventivamente.
  • Prendere le decisioni preferibilmente a mercati chiusi.
  • Provare ad utilizzare quanto più possibile gli stop loss protettivi ed impostarli nel momento in cui viene effettivamente eseguito l’ordine.
  • Cercare di tagliare le perdite ad esempio stando alla lontana da investimenti che sappiamo a priori essere particolarmente poco convincenti.
  • Diversificare per darsi più opportunità di vincita, ma avere premura di farlo in maniera limitata e ragionata (la diversificazione non deve diventare frammentazione!).
  • Incrementare solo le posizioni in attivo lasciando perdere quelle in perdita, ridurre gli stop loss al punto tale da portarli al pareggio e fare in modo che ogni acquisto successivo ammonti ad un valore minore rispetto a quello precedente.
  • Utilizzare i notiziari finanziari con il dovuto approccio: non sempre quanto si va vociferando corrisponde al vero, di conseguenza studiamo a sufficienza per riuscire a cogliere la credibilità o la non attendibilità di una data notizia.
  • Destiniamo al trading non più della metà del capitale a nostra disposizione.
  • Utilizziamo i seguenti metri di misura per una gestione oculata del nostro money management: ogni singolo trade non deve rappresentare oltre il 15% del capitale destinato al trading, non investire più del 25% del capitale destinato al trading in un solo mercato o in uno specifico settore, non rischiamo più del 2% del capitale in un solo trade e facciamo sì di non rischiare più del 6% del capitale in un singolo mese.
  • Ogni strategia che mettiamo sul tavolo deve essere testata a modo prima di poter essere ritenuta realmente tale, e se non siamo convinti possiamo appoggiarci alle simulazioni con capitale virtuale.Utilizziamo il capitale reale e di conseguenza investimenti reali solo quando riteniamo di avere tutte le carte in regola per poter operare con serenità: quando il denaro che si mette in gioco è vero, ricordiamoci del suo immenso valore!

Considerazioni finali

L’utilizzo di una strategia di fondo è indispensabile per fare in modo che il proprio money management si comporti con le dovute cautele. Tanti trader o aspiranti tali arrivano ad affermare che una volta portato in attivo il capitale, la strada per il successo possa dirsi già bella che segnata: non fidiamoci di questa convinzione poiché senza una gestione preventiva delle proprie finanze e senza una reale strategia di fondo circa il loro utilizzo è sufficiente un soffio di vento per far sì che il castello di sabbia torni a crollare. Occorre in sostanza pensare al lungo periodo e le politiche di money management è proprio questo che intendono fare (per maggiori informazioni possiamo fare riferimento a questo sito specializzato).

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