Fatturazione elettronica, dal 2017 anche tra privati

fatturazioneLa fattura digitale fra privati debutterà nel mese di gennaio del 2017. A stabilirlo è un decreto che fa parte della Delega Fiscale, ovvero di un complesso di norme recentemente approvato che si propone di semplificare le operazioni dei contribuenti e di dare vita ad un sistema fiscale più trasparente, migliorando al contempo il grado di efficienza della Pubblica Amministrazione.

Si tratta, in un certo senso, di una rivoluzione, in quanto il decreto porterà un impatto indiretto su tutti i contribuenti. La base è la scomparsa dello scontrino fiscale, ovvero la possibilità per le aziende che andranno a ‘dialogare’ con il fisco telematicamente di emettere degli scontrini che non avranno più alcun valore fiscale.

Gli scontrini dovranno essere ‘staccati, solo se impiegati per fini diversi, come ad esempio la garanzia relativa ad un prodotto o la certificazione di una spesa eseguita. Lo scontrino fiscale verrà infatti sostituito dall’invio telematico dei corrispettivi eseguiti dalle aziende allo Stato.

 

Il decreto mira ad apportare delle semplificazioni, ovvero alcune spese che verranno effettuate con la cosiddetta ‘fattura elettronica‘ potranno essere direttamente conteggiate nel 730 e quindi essere passive di detrazioni. Un esempio può essere quello di una visita medica privata, la quale può essere inserita nella detrazione in modo automatico e quindi semplificata nel conteggio.

Non si tratta di una manovra obbligatoria, ovvero gli esercizi commerciali e i professionisti non sono obbligati ad emettere la fattura elettronica, mentre lo è la Pubblica Amministrazione a partire dal 31 marzo del 2015. Si tratta di una scelta che può portare ad un intenso risparmio di risorse allo stato, in quanto è stimato che i risparmi potrebbero raggiungere il tetto dei 2 miliardi di euro e a detta del ministro Padoan il sistema porterà efficienza e meno costi nel bilancio statale.

A conti fatti, i vantaggi per i contribuenti si basano inizialmente sul rimborso dell’IVA, in quanto chi ne ha diritto può riceverlo in tempi molto rapidi, anche nell’anno in corso. Il decreto prevede inoltre la scomparsa dello ‘spesometro’, dell’obbligo di trasmissione dei corrispettivi e delle operazioni che vengono intraprese con i cosiddetti ‘paradisi fiscali’.

In definitiva chi sceglie di optare per la fatturazione elettronica sarà sottoposto a minori controlli e potrà contare su una procedura più snella e veloce. POS e tablet andranno infine a sostituire le care casse, almeno parzialmente, in quanto lo scontrino verrebbe impiegato solamente in pochi e sporadici casi.

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