Il caffè, in Italia, è un lusso a cui pochi hanno deciso di rinunciare. Eppure, secondo un’inchiesta condotta da Report, molti bar offrono caffè di bassissima qualità. Voi sapete riconoscere un buon espresso? Noi vi spieghiamo come farlo in poche, e semplici mosse.
Per bere un espresso a regola d’arte, la prima cosa da controllare è la crema. Quest’ultima deve essere di colore nocciola, senza bolle d’aria o macchie bianche, e deve avere riflessi rossicci. Se corrisponde a tutti questi requisiti, siamo in presenza di un caffè perfetto. In caso contrario può significare che l’acqua, utilizzata per fare il caffè, contiene dei residui di caffè precedenti.
Anche l’aroma ha la sua importanza: ricordatevi che un vero espresso 100% arabica ha note di cioccolato, e di agrumi. Se l’odore ricorda la terra, o il fumo, la miscela che vi hanno offerto è assolutamente scadente, oppure i chicchi sono stati troppo tostati.
Un buon caffè, poi, ha una nota di acidità che, però, non deve essere dominante. Deve esserci, infatti, un equilibrio perfetto tra acidulo e note amare. Se questo non è presente, allora il vostro caffè è stato bruciato. Infine, concentratevi sul sapore che vi resta in bocca dopo averlo bevuto.
Se il caffè è stato fatto bene, vi resterà una sensazione di morbidezza e corposità. Al contrario, diffidate completamente dal caffè che vi lascia il sapore di carciofi crudi in bocca. Ora che avete le basi per riconoscere un buon caffè, non vi resta che mettere alla prova il vostro barista di fiducia: riuscirà a sorprendervi?