Nel corso degli ultimi anni il trading automatico ha riscosso un crescente successo, garantendo agli investitori che hanno scelto di scommettere sui programmi e sugli algoritmi di automatizzazione degli investimenti, una buona dose di fortuna finanziaria. Ma come funziona il trading automatico?
Sostanzialmente, ogni broker che rende disponibile un software per i segnali trading e per il trading automatico, ha messo a punto un algoritmo che comprende quando il mercato sta attraversando una fase di “normalità”, e comprende altresì quando il mercato sta intercettando dei segnali che invece si manifestano – a livello statistico – quando le cose stanno per cambiare. Sulla base di tali fattori, sono stati individuati dei segnali che vengono codificati dal programma di trading, e vengono successivamente inviati all’utente, affinchè costui possa assumere le opportune decisioni di investimento o, nel caso in cui abbia optato per l’adozione di un sistema di trading automatico, lasci il software libero di abbracciarli e di posizionarli sui mercati finanziari.
Naturalmente, per quanto siano estremamente utili, non sempre i segnali di trading automatico si rivelano infallibili. Ad esempio, spesso il mercato è turbato da rumors economici dell’ultimo minuto che possono rivelarsi delle mere indiscrezioni prive di qualsiasi fondamenta, o ancora di condizioni di mercato che tuttavia sono mutate nel frangente in cui il segnale di trading è codificato e comunicato, o ancora – ipotesi più marginale – dell’algoritmo errato.
Altrettanto naturalmente, i “difetti” congeniti di cui sopra non devono scoraggiare l’investitore dall’affidarsi ai robot automatici per le proprie attività di trading. Così come non è affatto vero che i segnali di trading e i software per il trading automatico siano prevalentemente fruiti dai neofiti e non dai più esperti. Se possibile, invece, è proprio vero il contrario: sono i trader professionisti a poter trarre le massime soddisfazioni dal trading automatico, visto e considerato che grazie a tali piattaforme riescono a comprendere quali siano gli algoritmi utilizzati e in che modo poterli “piegare” a proprio piacimento.
Dunque, cercando di trarre un’estrema sintesi, possiamo ricordare che, con la dovuta cautela e maestria, i robot automatici per il trading sono un ottimo aiuto per poter velocizzare e facilitare il lavoro che generalmente viene effettuato “a mano”. Tuttavia, guai a fidarsi ciecamente di tali segnali, visto e considerato che il loro ricorso deve essere fruito nelle “giuste condizioni di mercato” e all’interno di una pianificata strategia di trading.
Inoltre, mai dimenticarsi che nulla, niente e nessuno è infallibile. Anche il miglior trader, il miglior programma, il miglior indice, oscillatore e la migliore analisi non potranno mai garantire il 100% di successo. Se fosse così non si parlerebbe più di previsioni ma di certezze. Il trading non è un settore che offre certezze, anzi, probabilmente è quello che offre minori garanzie in assoluto. Chi desidera investire con alte percentuali di successo dovrebbe scegliere altri strumenti come i conti deposito oppure i titoli di stato. Ma in questo caso non si parlerebbe più di speculazione finanziaria, bensì di investimento.
Ritornando al trading automatico e ai robot che vanno per la maggiore su internet, tu che stai leggendo, dovresti tener conto anche dei costi di acquisto dell’abbonamento. Alcuni software offrono buoni servizi ed un certo grado di affidabilità, tuttavia, sono molto cari, e ciò ne riduce estremamente la convenienza. Vi basti pensare che alcuni hanno costi di centinaia di euro. Qualcuno ha il costo una tantum, quindi si paga un prezzo per l’acquisto, mentre altri, di norma quelli più performanti, hanno un abbonamento mensile. Paghi per il suo utilizzo continuo, e quindi, se non guadagni vai sotto sia per i trade negativi, sia per il costo del bot.