Il sistema satellitare non è un termine che fa capo solo ed esclusivamente al mondo dell’antennista, ma è ormai divenuto parte dell’immaginario collettivo. Del resto l’utilizzo dei sistemi satellitari artificiali ha conosciuto una forte impennata a partire dai primi anni sessanta, e lo ha fatto principalmente servendosi di applicazioni di tipo militare, meteorologico e di ricerca scientifica. Solo in un secondo momento i satelliti sono stati utilizzati anche dai sistemi di telecomunicazioni commerciali ed in particolar modo da quelli telefonici e radiotelevisivi.
Un satellite è utile per assolvere ad almeno tre tipi di connessione: quelle punto-punto come possono essere due centrali telefoniche o due stazioni radiotelevisive, quelle punto-multipunto utili per trasferire l’informazione da una stazione madre a uno o più destinatari (è il caso dei programmi televisivi), e quelle multipunto-punto che sono invece l’opposto delle precedenti poiché prevedono che da più stazioni di origine l’informazione vada a finire in una sola stazione destinataria (è il caso tipico di un centro elaborazione dati).
Un satellite artificiale assolve dunque a molteplici funzioni, ma per farlo ha evidentemente bisogno di supporti ben specifici. E’ perciò naturale che un’apparecchiatura di tal genere abbia bisogno di un payload e di una piattaforma.
Il primo che viene altrimenti detto “carico”, rappresenta il sistema delle antenne riceventi e trasmittenti. La piattaforma consiste invece nei sottosistemi che permettono al carico stesso di poter diventare operativo: tali sottosistemi includono la struttura meccanica del satellite, il sistema di comunicazione con la stazione che è alla base del controllo, il sistema di alimentazione che solitamente si basa sull’utilizzo di pannelli solari e accumulatori, e per finire il sistema di controllo dell’altezza e dell’orbita ma anche di tutti gli apparati necessari a far sì che la l’orbita prestabilità possa mantenersi nel tempo.
Ma esattamente come funziona la comunicazione tra il satellite e la stazione di riferimento? Tutto parte da una stazione terrestre che trasmette al satellite un uplink, ovvero una sorta di segnale radio con collegamento. Il satellite si ritrova ad elaborare l’informazione ricevuta e una volta finito il suo lavoro lo restituisce ad un’altra stazione terrestre con un collegamento che stavolta viene detto di downlink. E tutto questo avviene in un continuo meccanismo di scambio di informazioni che permette a noi tutti di utilizzare apparecci telefonici, radiotelevisivi, meteorologici e via dicendo con tanta comodità!