Non sapete proprio nulla circa lo sviluppo videogiochi o invece vi considerate già piuttosto ferrati in materia: quale che sia la vostra posizione, molto probabilmente vi sarete iniziati a porre qualche domanda in merito ad alcune questioni di fondo legate allo sviluppo videogiochi. Ad esempio, uno dei temi più scottanti che siamo soliti rinvenire nelle discussioni tra appassionati è quello riguardante la modalità grafica con la quale far “girare” i giochi: è meglio il 2D o il 3D?
A questa domanda non esiste una risposta che possa dirsi universale, più che altro perchè ogni caso è un caso a sé, e come tale va trattato. Quando avete a che fare con questa sorta di selezione dovete infatti tener conto di diversi fattori che influiranno sulla realizzazione del gioco, e di conseguenza dovreste iniziare a porvi qualche domanda: è nelle vostre capacità la realizzazione di una grafica tridimensionale? Con quali software siete abituati ad operare sul fronte grafico? Quali strumenti per l’editing sapete usare meglio? Il gioco dovrà avere un mix di 2D e 3D o prendere in dovuta considerazione solo una di queste due dimensioni?
Fatte salve queste condizioni iniziate a valutare anche altri elementi. Possiamo partire col dirvi che se state sviluppando o vi state interessando ad un gioco picchiaduro, allora sia il 2D che il 3D vanno più che bene nella sua realizzazione. Se invece preferite lo sparatutto, il 3D è consigliabile; mentre invece per il gioco di ruolo va per la maggiore il bidimensionale. Per chi guarda con particolare interesse ai giochi di macchine e sport il 3D è senza dubbio il suo migliore alleato; il 2D va invece meglio su un platform o su un picchiaduro a scorrimento; mentre invece sia il tri che il bidimensionale sono papabili nel caso in cui si abbia a che fare con un gioco di strategia a turni o con un videogioco in tempo reale.