Nella lotta tra il passato (o il vintage) e il moderno, un colpo sembra esser stato messo a segno dal primo. I dati che arrivano dagli Stati Uniti sono infatti piuttosto chiari: se infatti è vero che la musica sta crescendo grazie al digitale e il fatturato totale del 2015 è stato di 7,02 miliardi di dollari, è anche vero che un incremento di poco inferiore all’1% sul 2014, impedisce all’online di colmare il vuoto lasciato dai supporti fisici.
Ad occuparsi di ciò è stato – ma non solo – il quotidiano Italia Oggi, secondo cui YouTube e gli altri servizi on demand con la pubblicità come Vevo o Spotify gratuito, frutterebbero al mercato americano della musica 385 milioni di dollari, contro i 416 milioni dalle vendite di vinile, supporto vecchio ma che sta avendo un ritorno di fiamma presso i consumatori e dà ancora la sua soddisfazione, e non solamente tra i nostalgici.