Mangiare placenta: una moda che non apporta benefici

Mangiare la placenta è una delle discutibili tendenze delle celebrities di tutto il mondo, ma non apporterebbe alcun vantaggio nonostante quel che si vocifera.

A confermare quanto sopra è un nuovo studio condotto dall’Università Nevada di Las Vegas, che sostiene come l’assunzione di capsule di placenta possa avere un effetto minimo o nullo sull’umore post partum, sul legame materno o sull’affaticamento.

La tendenza – come abbiamo già avuto modo di rammentare nelle righe che precedono – è sempre più diffusa nei Paesi industriali come il Regno Unito, la Francia e la Germania qui in Europa, o gli Stati Uniti al di fuori del vecchio Continente. E anche se per il momento non sono disponibili stime su questa prassi, pare che migliaia di donne in ciascuno di questi Paesi pratichi la placentofagia materna.

Ebbene, i sostenitori della pratica affermano che la placentofagia materna, essendo comune nei mammiferi in tutta la natura, molto probabilmente potrebbe proporre alcuni benefit anche per le madri umane.

Lo studio di cui oggi parliamo, però, smentisce queste premesse. L’analisi ha coinvolto 12 donne che hanno assunto capsule di placenta e 15 che hanno assunto pillole placebo nelle settimane successive al parto, ed è stato condotto da ricercatori del Dipartimento di Antropologia e Scuola di Medicina dell’UNLV.

I ricercatori hanno testato l’efficacia delle capsule di placenta nel promuovere vari benefici per la salute, arrivando al risultato meno favorevole per le appassionate di questa tipologia di pratica. Il lavoro del gruppo di ricerca ha infatti mostrato che l’ingestione di capsule di placenta produceva piccoli ma rilevabili cambiamenti nelle concentrazioni ormonali delle madri, e non sarebbe comunque consigliabile come una fonte di ferro, come avevano suggerito i sostenitori.

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