Come educare i bambini con il metodo giapponese

Nel 1896 il medico e farmacista pioniere Sagen Ishizuka coniò una filosofia giapponese chiamata “shokuiku“, che deriva da due parole che significano “mangiare” e “crescere“.

Shokuiku incoraggia i genitori e le scuole a insegnare ai bambini da dove proviene il cibo e come esso influisce sulla nostra mente e sul nostro corpo: un concetto che è parte integrante della cultura giapponese ed è una delle ragioni per cui in Giappone vivono alcuni dei bambini più sani del mondo.

Secondo l’UNICEF, per esempio, i 41 Paesi sviluppati dell’Unione Europea e dell’OCSE, il Giappone è l’unico in cui meno di un bambino su cinque è in sovrappeso. Ma come educare i bambini con il metodo giapponese?

Impiegano lo shokuiku per tempo

I medici giapponesi spesso incoraggiano le madri in attesa di un figlio ad attenersi a uno stile di pasto equilibrato chiamato “ichijū-sansai”. Si basa su una ciotola di riso e zuppa di miso, accompagnata da un piatto proteico e da due contorni di verdure (come alghe o funghi) per ottenere vitamine, minerali e fibre adeguate.

Con l’avanzare dell’età, i bambini iniziano a conoscere le abitudini alimentari sane. Nel 2005, il governo ha approvato la legge di base sullo shokuiku per promuoverlo. In alcune scuole dell’infanzia i bambini raccolgono le verdure da mangiare a pranzo, mentre nelle scuole elementari imparano a conoscere le fattorie che producono verdure, pesce e altri alimenti.

Incoraggiano le conversazioni sui bento box

Oltre il 95% delle scuole elementari e medie giapponesi ha un sistema di refezione scolastica. I pasti sono pianificati da nutrizionisti e gli studenti partecipano attivamente alla preparazione del pranzo.  Anche se molte scuole materne forniscono il pranzo, i bento fatti in casa possono svolgere un ruolo importante nella promozione dello shokuiku.

È dunque utile parlare con i bambini di ciò che c’è nelle scatole bento, per rendere piacevole il momento del pranzo e per incoraggiare i bambini a provare nuovi cibi, o anche a esprimere la loro avversione per alcuni alimenti.

Scegliere i pranzi bento piuttosto che i fast food permette ai bambini di assumere porzioni consistenti di frutta e verdura di stagione, evitando cibi ricchi di grassi e additivi alimentari. I pasti sono spesso preparati con ingredienti freschi e locali, come il merluzzo al forno con mais dolce e bok choy, servito con minestrone e una confezione di latte.

Cucinano cibi ricchi di sostanze nutritive

Preparare semplici sottaceti fatti in casa e congelare altre verdure e frutti nutrienti in lotti semplifica la cucina quotidiana e ha altri risvolti positivi piuttosto interessanti. Tenere una riserva di porzioni in casa può ad esempio permettere ai genitori di preparare pranzi ricchi di nutrienti per i bambini anche quando i prodotti freschi scarseggiano.

Scelgono l’acqua o il tè invece delle bibite

Il tè d’orzo, ricco di minerali senza caffeina, è una scelta popolare tra i giapponesi di tutte le età e un’ottima alternativa ai tè zuccherati e alle bevande aromatizzate dei negozi. Inoltre, aiuta a ridurre l’apporto calorico giornaliero. In alternativa, si possono preparare frullati con frutta fresca e yogurt.

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