Ogni proprietario di casa ha a cuore la sicurezza della propria abitazione e degli spazi privati. La casa è considerata da sempre luogo di rifugio per eccellenza, quello dove trovare ristoro, privacy, tranquillità, calore familiare e conservare i propri oggetti preziosi.
Il crescente aumento di furti ed effrazioni, però, spesso mette a repentaglio questa stabilità e induce i proprietari ad adottare misure più o meno importanti, per proteggere casa dai malintenzionati.
Oggi, per fortuna, il mercato offre tante soluzioni valide e molto efficaci per dissuadere i ladri dal commettere furti in casa.
Tra quelli più diffusi, spiccano i vari sistemi di allarme, che spaziano dal tradizionale antifurto fino a quelli più evoluti e sofisticati, automatizzati, collegabili agli impianti di domotica, che consentono di tenere d’occhio la propria abitazione anche quando si è dall’altra parte del mondo.
Molte aziende, in questo senso, si sono impegnate a progettare impianti sempre più innovativi e all’avanguardia, come il sistema di allarme casa di Sector Alarm.
Ma quali sono le tipologie di sistema di allarme più diffusi?
Antifurto
Il primo, quello più storico e tradizionale è il comunissimo antifurto. Il suo funzionamento è molto semplice, perché prevede l’installazione di sensori magnetici su porte e finestre, che rilevano l’ingresso da parte di estranei e mandano un segnale all’unità centrale dell’impianto, che così rileva il movimento indesiderato.
Sarà poi l’unità centrale ad attivare quel fastidioso suono d’allarme che serve a spaventare il ladro, colto in flagrante, e mette in allerta i vicini o il proprietario stesso, se questo è in casa.
Rilevatori di movimento
Anche questo sistema si fonda sulla rilevazione del movimento, ma non viene installato solo su porte e finestre, bensì in punti strategici della casa, perché sfrutta la tecnologia a infrarossi.
Si pensi, banalmente, a quante scene abbiamo visto in tanti film d’azione americani, in cui i ladri cercano di rubare oggetti preziosi dai musei, sfidando la ragnatela di infrarossi installati per proteggerli.
Questi impianti funzionano esattamente in questo modo, rilevano le variazioni di temperatura date dal movimento dell’intruso e, sempre attraverso un segnale inviato all’unità centrale, fanno scattare l’allarme, per mettere in funga il malintenzionato.
Sistemi domotizzati
Gli impianti d’allarme di ultima generazione, rispetto ai sistemi tradizionali, sfruttano tutta la tecnologia messa a disposizione dalla domotica e dalla connessione a internet, per rendere talmente efficienti i sistemi di allarme da porli alla stregua di un controllo diretto e costante da parte del proprietario.
Questi sistemi, particolarmente intelligenti, consentono di collegare il sistema di allarme con i propri dispositivi digitali, grazie alla connessione a internet Wi-Fi e permettere così al proprietario di monitorare la casa, anche in lunghi periodi di assenza. Grazie all’installazione di telecamere nei punti strategici dell’abitazione, si può avere uno sguardo sempre presente in ogni stanza e ricevere persino notifiche o alert, in caso di movimenti sospetti.
Non ultimo, questi impianti possono essere collegati anche ad altri sistemi di sicurezza, come chiusure automatiche delle serrature e invio segnalazione alle forze dell’ordine, così da garantire una sicurezza completa, al proprio immobile, anche quando si è in vacanza o fuori, per lavoro.
Al di là della tecnologia sfruttata dai vari sistemi di allarme, è comunque necessario integrare questi impianti con buone pratiche da adottare, per prevenire in ogni caso effrazioni da parte di sconosciuti.
Queste possono spaziare dall’installazione di serrande rinforzate o porte blindate, impianti di videosorveglianza, collegati a internet, luci e dissuasori che si attivano all’esterno alla rilevazione di movimenti sospetti.
Mettendo in atto tutti questi accorgimenti, insieme all’installazione di un valido sistema di allarme, certamente la casa ne gioverà in termini di protezione e sicurezza.