In senso stretto, il rischio sovrano si presenta quando un governo sovrano non riesce a onorare i suoi obblighi di debito con le persone che hanno sottoscritto i suoi titoli di debito. Il rischio sovrano è unico perché, a differenza di un prestito privato dove ci sono procedure legali ben consolidate per gestire l’insolvenza e la bancarotta, non esiste un tribunale internazionale con la giurisdizione per affrontare le inadempienze dei governi sovrani. Dunque, ogni crisi andrà gestita in maniera unica e distintiva, con ciò che ne consegue sui riflessi globali che una criticità statale potrebbe determinare all’interno o all’esterno dei suoi confini.
Tuttavia, quando un governo non può o non vuole servire il suo debito estero per ragioni finanziarie, ad esempio, non possiede sufficienti riserve in valuta estera, con ogni probabilità proibirà ai suoi mutuatari del settore privato di rimettere la valuta estera ai loro prestatori internazionali.
Pertanto, entrambi i settori non riusciranno a onorare il debito, anche se il mutuatario privato è meritevole di credito in termini di attività correnti in valuta nazionale. In pratica, quindi, il termine rischio sovrano ha un significato più ampio e non è limitato a un prestito sovrano. È il rischio che le azioni di un governo possano influenzare la capacità di quel governo, o società affiliate al governo, o dei mutuatari privati residenti nel paese, di onorare obblighi di debito estero.
Rischio sovrano e Rischio Paese
È per questa ragione che i termini “rischio sovrano” e “rischio Paese” sono spesso usati in modo intercambiabile. È questa definizione più ampia di rischio sovrano che è implicita nella seguente discussione.
Ora, si tenga conto che prima della seconda guerra mondiale, la maggior parte dei debiti esteri erano sotto forma di obbligazioni detenute da numerosi obbligazionisti in tutto il mondo. Quando un Paese incontrava difficoltà nel servizio dei debiti esteri, una pratica comune era il ripudio, vale a dire una semplice cancellazione di tutti i suoi obblighi di debito.
Nel dopoguerra, la maggior parte dei prestiti internazionali provengono da un numero minore di banche, e la forma più comune di rischio sovrano è il rescheduling, cioè l’annuncio di un ritardo nel pagamento e rinegoziare i termini del prestito. L’evento più notevole che ha insegnato alla comunità bancaria internazionale una lezione indimenticabile sull’importanza del rischio sovrano è la moratoria sul debito dichiarata dal governo messicano nel 1982, e che ha innescato la successiva crisi internazionale del debito.
Il rischio sovrano è qualcosa che bisognerebbe considerare nella scelta dei propri investimenti?
Sebbene per molte persone il rischio sovrano non sia qualcosa di valutazione prioritaria rispetto ad altre forme di rischio, la sottovalutazione del Rischio Paese è qualcosa che non ci sentiamo certamente di consigliare, soprattutto se il proprio portafoglio ha una diversificazione geografica che tende a premiare degli asset che appartengono a dei Paesi che non hanno un rating particolarmente vantaggioso.
Meglio pertanto non sottovalutare il rischio sovrano e considerarlo sempre tra i propri principali fattori di valutazione nella scelta dei propri investimenti finanziari, soprattutto in caso di impieghi in Paesi extra europei.