Amazon sta avvertendo gli investitori che la crisi climatica potrebbe avere un effetto rilevante sulla sua attività. Nella sezione dedicata ai fattori di rischio del suo documento finanziario per il 2023, Amazon ha infatti aggiunto una frase in cui si afferma che i cambiamenti climatici potrebbero far fluttuare le vendite e i risultati operativi, rendendo più difficile sostenere la crescita o causando una diminuzione dei ricavi.
L’aggiornamento riflette le crescenti minacce climatiche e i costi che esse comportano per le aziende. Amazon ha incluso per la prima volta i cambiamenti climatici tra i suoi fattori di rischio nella relazione annuale del 2021, ma quest’anno ha aggiunto ulteriori informazioni.
L’azienda ha dichiarato che il cambiamento climatico potrebbe comportare “un aumento dei costi operativi a causa di eventi meteorologici estremi più frequenti o di cambiamenti legati al clima, come l’aumento delle temperature e la scarsità d’acqua; un aumento dei requisiti di investimento associati alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio; una diminuzione della domanda dei nostri prodotti e servizi a seguito di cambiamenti nel comportamento dei clienti; un aumento dei costi di conformità a causa di regolamenti più estesi e globali e di requisiti di terze parti; un danno alla reputazione derivante dalla percezione del nostro impatto ambientale”.
Lo scorso settembre le Nazioni Unite hanno avvertito di una “finestra di opportunità che si sta rapidamente chiudendo” per ridurre le emissioni causate dai combustibili fossili e garantire che il riscaldamento globale rimanga al di sotto dei 2 gradi Celsius, il limite fissato dall’Accordo di Parigi del 2015. A gennaio, l’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite ha confermato che il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato.
Oltre alle crisi umanitarie, gli economisti hanno segnalato che le condizioni meteorologiche estreme causate dal cambiamento climatico hanno portato a interruzioni della catena di approvvigionamento e alla carenza di lavoratori.
Amazon ha una vasta attività che si estende in più di 100 paesi e regioni e, al 30 dicembre, impiegava 1,52 milioni di persone in tutto il mondo. L’azienda si è posta obiettivi ambiziosi in materia di clima, tra cui l’impegno a diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2040. Inoltre, mira ad alimentare le sue attività commerciali con fonti di energia rinnovabile entro il 2025 e ha accumulato un portafoglio di oltre 500 progetti eolici e solari in tutto il mondo.
L’azienda ha dovuto affrontare le pressioni dei suoi dipendenti aziendali per affrontare il suo impatto ambientale, compreso il modo in cui la sua rete di magazzini e logistica contribuisce all’inquinamento atmosferico nelle comunità di colore in cui sono situate alcune delle sue strutture.