Medico del lavoro: chi è e cosa fa

1 doctor-563428_1920Molto spesso si sente parlare, anche tramite telegiornali, della medicina del lavoro, ma cos’è realmente? Si tratta, in parole povere, di una branca della medicina che si occupa prevalentemente della verifica nel tempo dello stato di salute dei lavoratori esposti ad un determinato rischio aziendale. Moltissimi lavori, infatti, nascondono potenziali pericoli ai lavoratori ed è per questo che è fondamentale rivolgersi costantemente a persone qualificate per monitorare il loro stato di salute. Non a caso, prima di poter essere assunti da qualsiasi organizzazione, è necessario esibire l’apposito certificato di idoneità alla mansione il quale attesta la capacità fisica di poter lavorare. Ovviamente, tutto ciò non esonera il datore di lavoro dal porre in essere tutte quelle attività necessarie volte a ridurre la pericolosità sui luoghi di lavoro e a prevenire gli infortuni.

L’importanza della sorveglianza sanitaria a livello aziendale

La medicina del lavoro assicura ai lavoratori degli standard di sicurezza e di protezione che gli permettono di lavorare in modo sereno. La sua primaria importanza è comprovata anche dal fatto che, da svariati anni ormai, la legge impone a tutti i datori di lavoro di porre in essere una sorveglianza sanitaria continua dei lavoratori impegnati. Il controllo della salute dei lavoratori, sia preventivo che continuativo, permette alle aziende di ridurre in modo notevole i livelli di rischio. Ovvero, più semplicemente, che i lavoratori, con il passare degli anni, possano contrarre una malattia professionale.

Le competenze del medico del lavoro

Il medico del lavoro è un vero e proprio professionista con particolari conoscenze tecniche. Non basta conoscere, infatti, la medicina ma è fondamentale conoscere anche tutti i potenziali rischi che derivano per un lavoratore (o una lavoratrice) nello svolgere un determinato tipo di lavoro. Il medico del lavoro valuta altresì eventuali esposizioni dei lavoratori a sostanze che potrebbero essere particolarmente pericolose per la loro salute, come ad esempio agenti chimici, acidi, polveri sottili, agenti biologici collegati al lavoro come virus, batteri ecc. Ovviamente non può non prendere in considerazione anche i particolari fattori di rischio psicologici connessi a quel determinato lavoro.

Per quanto concerne invece i requisiti che deve avere il medico del lavoro, è necessario dare una lettura all’articolo 38 del Decreto Legislativo 81/2001 (rubricato proprio “titoli e requisiti del medico competente”). Ebbene, è necessario possedere: specializzazione in medicina del lavoro (o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica, docenza in medicina del lavoro, specializzazione in igiene e medicina preventiva o legale. Per avere maggiori dettagli è consigliabile consultare il testo normativo citato.

Cosa fa il medico del lavoro

Una volta individuata la figura professionale, è necessario analizzare nel dettaglio quali sono i suoi compiti e le sue mansioni. Innanzitutto, il medico competente nominato dal datore redige il cosiddetto protocollo sanitario, sulla base della valutazione dei rischi fatta dal datore stesso. Il protocollo citato viene redatto in stretta collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione in modo da garantire il massimo dell’efficienza. Il medico del lavoro è tenuto altresì ad effettuare le visite mediche dei lavoratori. Questo ovviamente non significa sottoporsi ad un cheek up generale ma a controlli mirati e ben specifici.

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