Mediterraneo: un ecosistema unico al mondo

8 catfish-1853610_1920Tra le eco-regioni presenti sul nostro pianeta, quella del Mediterraneo si contraddistingue per la sua grandissima ricchezza di biodiversità. L’equilibrio perfetto tra i diversi fattori geomorfologici e climatici favorisce l’adattamento di alcune specie a temperature calde in estate e miti durante l’inverno.

Le acque del Mediterraneo sono caratterizzate da continui movimenti di correnti fredde, che influiscono positivamente su tantissime specie animali marine, tra cui, pesci e cetacei. Le correnti, infatti, mettono in circolo moltissimi elementi nutritivi, attirando così i pesci, ma non solo, vengono sfruttate anche per la riproduzione e per la deposizione delle uova.

 Minacce per l’ecosistema del Mediterraneo

Negli ultimi anni, alcuni dati e studi specifici hanno dimostrato che l’ecosistema del Mediterraneo sta subendo notevoli cambiamenti, la maggior parte dei quali influiscono negativamente sulle varie specie.

Tra le minacce principali c’è sicuramente quella dell’antropizzazione delle coste, che determina un incremento demografico, e quindi, una diminuzione progressiva della biodiversità. Purtroppo, l’impatto con le diverse attività dell’uomo ha un effetto disastroso sull’intero ecosistema del Mediterraneo.

Le acque subiscono frequentemente riversamenti di idrocarburi e tante altre sostanze nocive: questo inquinamento marino è il risultato dell’espansione turistica in alcune zone e della noncuranza di molti. Inoltre, anche l’uso intensivo di fertilizzanti chimici e della costante urbanizzazione caratterizza una minaccia pericolosissima per l’intero patrimonio naturale del Mediterraneo.

Specie particolari che abitano il Mediterraneo: il pesce gatto

Il Mediterraneo, come sappiamo, ospita una vastissima varietà di specie marine differenti, con caratteristiche particolari ed uniche. Molti non sanno che, tra le tantissime specie presenti nelle sue acque, ne esiste una molto particolare che fa parte della famiglia del pesce gatto. È molto strano infatti, pensare che un pesce gatto possa vivere in acque salate, visto che solitamente sono pesci che abitano i fiumi, quindi le acque dolci.

In realtà questa particolare specie chiamata Plotosus lineatus, è l’unica capace di adattarsi a vivere anche in mare, è arrivata infatti, a colonizzare il Mar Rosso e il Mar Mediterraneo. L’aspetto di questo pesce è caratterizzato dalla fusione tra la seconda pinna dorsale, caudale e anale, proprio come possiamo notare nell’anguilla. Un altro elemento molto importante è quello che caratterizza la prima pinna dorsale e quelle pettorali, che possiedono un particolare aculeo velenoso. In alcuni casi, il veleno di questa specie può portare l’uomo alla morte, infatti, è un rischio soprattutto per i pescatori che maneggiano costantemente le reti da pesca e che quindi, potrebbero toccarlo inavvertitamente con le mani nude.

Generalmente i sintomi che si presentano a causa dell’avvelenamento sono vertigini, nausea, febbre, debolezza, e nei casi più gravi possono comparire edemi sulla pelle. Questa specie di pesce gatto si nutre generalmente di crostacei, e molluschi, che caccia meticolosamente scavando nella sabbia del fondale marino. A dire il vero, nelle acque del Mediterraneo capita sempre più spesso di trovare specie provenienti da altri ecosistemi, ad esempio alcuni pesci tropicali. La causa principale di queste anomalie è sicuramente quella relativa al riscaldamento globale, che potrebbe creare in futuro gravi problemi all’equilibrio dell’ecosistema del Mediterraneo.

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