Microsoft – Activision, tutto sul matrimonio nel mondo dei videogiochi

Si farà o no? Contestata da diverse autorità garanti della concorrenza, l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft per 75 miliardi di dollari raggiungerà una svolta decisiva nei prossimi giorni. Si prevede che i massimi dirigenti del gigante tecnologico saliranno sul banco dei testimoni nel tentativo di convincere un giudice californiano a respingere il tentativo della Federal Trade Commission (FTC) di bloccare l’operazione.

Tra i dirigenti chiamati a testimoniare ci sono gli amministratori delegati dei due gruppi, Satya Nadella (Microsoft) e Bobby Kotick (Activision), nonché il direttore finanziario e il responsabile di Microsoft Gaming, Amy Hood e Phil Spencer. Faranno del loro meglio per convincere il giudice dei meriti di questa acquisizione, che proietterebbe Microsoft al terzo posto nel mercato mondiale dei videogiochi, dietro a Tencent e Sony.

Nei documenti presentati al tribunale, gli avvocati della FTC sostengono che l’acquisizione danneggerebbe la concorrenza nei mercati dei giochi per console e del cloud gaming. Microsoft potrebbe, ad esempio, decidere di escludere i giochi sviluppati da Activision dalle console PlayStation di Sony, sostiene l’autorità di regolamentazione statunitense, citando come esempio il blockbuster Call of Duty.

L’azienda fondata da Bill Gates ha assicurato, in un altro documento depositato presso il tribunale, che non limiterà questo gioco alla propria console, la Xbox. Microsoft ritiene inoltre che, per quanto riguarda la questione del cloud gaming, la FTC non possa affermare che questo mercato ancora nascente diventerà una parte importante dell’industria del gioco d’azzardo.

L’udienza è iniziata giovedì e durerà cinque giorni, con una decisione che verrà presa immediatamente data l’urgenza dell’operazione. Annunciata diciassette mesi fa, dovrà concludersi entro il 18 luglio. Va notato che alla fine di aprile anche l’autorità britannica per la concorrenza ha posto il veto su questo progetto, a differenza della Commissione europea che ha dato il via libera.

Se tutti gli ostacoli non saranno rimossi entro questa data, Microsoft avrà due opzioni: la rinegoziazione, potenzialmente con un aumento del prezzo offerto alla luce dei recenti buoni risultati di Activision, o la cancellazione dell’accordo, che comporterebbe un’indennità di recesso di 3 miliardi di euro…

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