Il trasloco è una delle situazioni più stressanti che possano capitare e richiede l’espletamento di una lunga serie di incombenze, anche di tipo burocratico.
Qualche mese prima del trasloco, iniziate ad inscatolare oggetti e utensili che utilizzate con minore frequenza, facendo attenzione ad imballare con il nastro a bolle d’aria gli articoli più fragili. Se la nuova abitazione non è ancora pronta, per custodire il contenuto dell’appartamento che deve essere sgomberato, si consiglia di valutare l’affitto magazzino di Casaforte.it, centro di self storage che permette di usufruire temporaneamente di depositi protetti e sicuri in cui riporre e conservare i propri beni, prima che trovino la loro collocazione nella nuova abitazione.
C’è poi da affrontare il trasferimento delle utenze domestiche. Per quanto riguarda il gas, richiedete l’allacciamento alla rete e stipulate un nuovo contratto, presentando una dichiarazione di conformità dell’impianto di riscaldamento ed un’autocertificazione sulla conformità urbanistica dell’immobile, unitamente ad una copia della bolletta della fornitura che si lascia.
Per quanto riguarda la fornitura idrica, invece, inviate una raccomandata con la disdetta ed indicate un recapito telefonico e l’indirizzo a cui recapitare l’ultima bolletta di fornitura. Per il nuovo allacciamento, contattate la società erogatrice e sottoscrivete un contratto di fornitura.
Quanto all’elettricità, la disdetta deve essere fatta con almeno quindici giorni d’anticipo. Nel caso di nuovo contratto è necessario fornire alla compagnia elettrica l’indirizzo della nuova abitazione, il codice fiscale ed un recapito a cui inviare le bollette.
Per quanto riguarda il telefono, la disdetta deve essere inviata al gestore di telefonia fissa di competenza con almeno 30 giorni di anticipo, tramite raccomandata. Qualora il trasferimento avvenga nello stesso distretto telefonico, è possibile mantenere il proprio numero, mentre se ci si sposta in una zona con prefisso telefonico diverso, occorre stipulare un nuovo contratto.
Ricordiamo, inoltre, che è obbligatorio comunicare all’anagrafe il cambio di residenza e/o domicilio e scegliere un nuovo medico di famiglia presso l’ASL competente.